Il glifosato, l’erbicida più utilizzato al mondo!

Il glifosato, l’erbicida più utilizzato al mondo – prodotto dalla Monsanto e conosciuto anche come Roundup – alla fine dell’autunno scorso è stato riautorizzato dall’Unione Europea per altri 5 anni, nonostante il voto contrario dell’Italia e di altre 8 nazioni (nel nostro Paese la coalizione #StopGlifosato raccoglie 45 importanti associazioni tra cui Slow Food, Associazione Culturale Pediatri e ISDE, Medici per l’Ambiente). Meglio, da questo punt di vista, la legislazione di Paesi quali lo Sri Lanka.

“Il glifosato era stato giudicato dall’IARC, agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, come ‘cancerogeno’ – spiega Francesco Balduccimedico esperto in medicina preventiva e Anti-Aging – Poi su pressioni dell’EDFA, l’organismo per la sicurezza alimentare della Ue, è stato declassato a ‘probabilmente cancerogeno,’ nonostante l’esistenza di studi indipendenti che hanno rivelato la sua pericolosità. Non solo: in una recente dichiarazione dell’EFSA non è stato ritenuto sicuramente interferente ormonale. Ma lo è: è un distruttore del nostro equilibrio ormonale; nelle zone di produzione e di utilizzo massiccio si manifestano problematiche livello ormonale e renale”.

Il glifosato non è presente solo in frutta e verdura, ma in molti cibi: pasta, farine e farinacei – soprattutto in quella delle grandi aziende che comprano la maggior parte del grano da Paesi come il Canada, in cui le leggi sono più permissive. Il glifosato si trova anche in carne, latte e derivati: oltre l’85% dei mangimiutilizzati in allevamenti, infatti, sono costituiti da mais, colza, soia per i quali l’erbicida viene abbondantemente usato, accumulandosi nella carne degli animali e nei prodotti derivati di cui poi ci nutriamo. “Non è l’uso occasionale che dà problemi – continua Balducci – perché noi abbiamo capacità detox in grado sopperire. È l’uso continuativo e accumulato con altre sostanze xenobiotiche (estranee alla normale nutrizione dell’organismo e al suo normale metabolismo, ndr) che crea il sovraccarico, e questo è una vera bomba a orologeria”.

Come difenderci?

“Se vogliamo mangiare frutta e verdura esente da glifosato dobbiamo mangiare quella biologica certificata ed evitare le aziende – anche quelle più famose – che lo utilizzano in gran copia e i prodotti che vengono da zone di produzione dove persone scafandrate irrorano i terreni di questa sostanza. Bisogna andare in negozi che vendono prodotti biologici sicuri o ortolani che comprano da piccoli produttori locali, da verificare. Possibilmente di persona. Non bisogna fidarsi mai. E nel dubbio scegliere un prodotto meno perfetto all’apparenza: mele brutte, irregolari, per esempio, hanno meno probabilità di essere trattate. Non esigere sempre frutta bellissima, perché la perfezione non è della natura, è una perfezione che si paga in modo salato…”.

Estratto da:
https://www.salepepe.it/news/benessere/glifosato-perche-e-come-evitarlo/

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